Le Fonti Contro Tutti #PPS​​​​​​​ – Intervista a Bruno Tabacci

Bruno Tabacci, Sottosegretario  di Stato alla Presidenza del Consiglio del Governo Draghi, è stato ospite di Antonello Piroso a Le Fonti contro tutti #PPS. Affrontando le principali questioni dell’attualità politica, a livello nazionale e internazionale, ha rivelato che presto Draghi si esporrà con l’Europa sul problema dei migranti.

Queste le sue dichiarazioni più significative.

Il Movimento 5 Stelle, dopo un’insolita giravolta, sarebbe ora favorevole al ponte sullo stretto di Messina. Lei ne sa niente, Tabacci?

Il fatto che il M5S abbia manifestato ora idee opposte al passato su determinate questioni, come lo stretto di Messina, non mi sorprende affatto. Quando nasci come movimento di protesta è tutto legittimo. Ma quando la protesta diventa un programma politico e sali al governo, tutto cambia: bisogna avere una visione costruttiva, orientata al futuro, sapere che fuori dall’Europa non ci si può stare. La metamorfosi più evidente è la crescita politica e istituzionale del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio che, in questo momento, si muove con un’assunzione di responsabilità che gli fa onore. Se riconosco nel Di Maio di oggi un giovane democristiano 2.0? Questo è un grandissimo complimento, non di certo un’offesa. Vuol dire rifarsi alle migliori tradizioni istituzionali del nostro Paese.


Siccome il Governo lega aperture, chiusure, coprifuoco all’andamento del contagio, lei Tabacci è rigorista o no? Condivide in pieno la linea del Governo di cui fa parte?
Innanzitutto, Mario Draghi è una delle personalità politiche più conosciute al mondo e si vede come sa muoversi in Europa e nel contesto internazionale. Le sue dichiarazioni non sono mai banali, sia che parli di vaccini o di bilancio europeo. E lo farà anche quando parlerà dei migranti, sta facendo qualcosa per convincere i Paesi Europei che questo non è solo un problema italiano ma è un problema di tutti. Sul coprifuoco, non possiamo dimenticarci dei gravi errori commessi l’estate scorsa, quando il “liberi tutti”, ha portato a una nuova ripresa dell’epidemia. Considero la prudenza di Draghi un segno di grande serietà, addirittura un segno della Provvidenza. Con il Covid c’è poco da scherzare, vanno date delle direttive univoche. Mentre, al contrario, le azioni e le dichiarazioni contraddittorie di Presidenti di Regioni e virologi disorientano la popolazione. Le riaperture di Draghi saranno graduali e non vedo il motivo per cui non dovrebbe essere così.  

E’ possibile che la recrudescenza degli sbarchi dalla Libia, che è controllata per lo più dalle forze appoggiate dal Governo turco, sia una risposta indiretta rispetto alle posizioni che ha assunto il Governo italiano per bocca del Presidente del Consiglio, quando ha definito Erdogan un dittatore?
Mi sento di escludere questa correlazione. L’intensificazione degli sbarchi è dovuta anche al miglioramento delle condizioni climatiche. Fatto sta che l’Europa deve mettere a punto una nuova politica rispetto all’Africa. All’Africa non ci devono pensare solo i cinesi, ma gli europei che sono i più vicini dal punto di vista geografico. Nei prossimi anni, l’Africa avrà un ulteriore incremento demografico che potrebbe mettere in pericolo la sicurezza degli stessi europei, che invece saranno sempre di meno e sempre più vecchi. Di certo, non saremo in grado di ospitarli tutti. O si trova un punto di equilibrio, o il mondo salta per aria.

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