Vaccini in vacanza si o vaccini al mare no? Uno degli argomenti più discussi del momento, commentato da chi si trova dentro questa situazione. Ospite di questa mattina su Le fonti contro tutti #PPS, il sindaco della città di Tropea, vincitrice del premio “borgo dei borghi” 2021.
Buongiorno, ecco qui venerdì 21 maggio, parleremo di vacanze, di estate alle porte, soprattutto nella gestione degli effetti collaterali della pandemia anche se fortunatamente i profeti di sventura sono stati smentiti, le riaperture a partire dal 26 aprile non sono state portatrici di un incremento di positivi, i contagi sono in calo, mentre aumentano le vaccinazioni, il combinato disposto di questi due fattori dovrebbero lasciare presagire che alle porte c’è un estate che dovremo vivere in relativa tranquillità. Sullo sfondo ci sono poi le fibrillazioni dei partiti del governo, Letta che ha tirato fuori l’idea della tassa di successione per i giovani, ma perché non tassare i giganti del web che fatturano e hanno bilanci multi miliardari? Alla fine andiamo sempre a martellare su chi le tasse le ha sempre pagate. Ma do ora il benvenuto a Giovanni Macrì, sindaco della città di Tropea, la quale è stata eletta a borgo dei borghi, da una trasmissione della Rai. Mi sembra giusto dire a tutti “non andate all’estero, l’italia è piena di meravigliosi posti da Ventimiglia, fino alla Calabria, poi ci sono le isole, le piccole, le grandi, la Sardegna, la Sicilia, ma perché dovete andare in Grecia o in Spagna”. visto il premio a Tropea, parliamo con il sindaco.
Buongiorno Antonello, grazie per l’invito.
Allora com’è andata questa votazione? Ve lo aspettavate?
Sicuramente abbiamo fatto mobbing ed è andata benissimo, abbiamo ottenuto un risultato importante che è arrivato dal voto popolare, abbiamo approfittato della conoscenza del pubblico della città, Tropea è una città internazionale per cui si sono mobilitate anche comunità all’estero, abbiamo avuto un’affermazione importante grazie al voto popolare, poi ovviamente è stato decisivo quello della giuria tecnica. Ovviamente dietro questo c’è stato un grande lavoro da parte di tutti i calabresi e non solo, persone che si sono scontrate o fatto meta in questa città, che gli ha lasciato qualcosa di positivo e che ha portato chi è passato da qui a darci una mano con le votazioni.
Voto dall’estero, voto dalla giuria tecnica, tra cui ricordo lo storico Jacopo Veneziani, Tropea definita la perla del tirreno, per completezza di informazione devo dire che Tropea che ha preceduto Baunei, in quel di Nuovo e Geraci siculo in quel di Palermo, ma quest’anno il titolo se l’è aggiudicato Tropea. Quanti abitanti fa normalmente Tropea quando non c’è la stagione turistica e quanti nella stagione, in una situazione normale lasciando da parte il Covid.
Poco più d 6000 mila di cui 600 nella parte vecchia della città, quando arriva l’estate la popolazione passa dai 15.000 ai 60.000, non pernottanti, ma abitanti, perché in quel litorale viene comunemente definitivo costa degli dei, per quanto riguarda la parte più richiesta, è l’unica e propria città, quindi tutte le persone che vanno a villeggiare nelle città vicine, la sera ce li ritroviamo a Tropea, quindi l’amministrazione si trova a gestire qualcosa come in media 60.000 persone che vanno gestite, dal parcheggio ai servizi, è un’opera importante e titanica. È un territorio di 3,2 kilometri, il punto di imbarco principale per le isole eoliche, parliamo di 4/5 mila imbarchi giornalieri, abbiamo un peso enorme che grava sulla città.
Come vi state preparando voi a questa stagione stiva, perché è evidente che ancora sono in vigore delle norme di regolamentazione per la distanza che in teoria e in pratica dovranno mantenere gli stabilimenti balneari, qual è il rapporto di un comune del genere che si deve rapportare a norme che arrivano da Roma?
Diciamo che l’anno scorso di navigava a vista, ricorderai quante improbabili soluzioni venivano ideate, gli ombrelloni recintati con il plexiglass, cosa assurde e ridicole, quest’anno non si è arrivati ancora a dire queste stupidaggini, ma si naviga ancora a vista. Per esempio quando si è accennato a fine aprile, ho immaginato che via via con l’incedere della stagione, quelle limitazioni invasive sugli orari sarebbero via via cadute e così sta avvenendo. Immagino che qualcosa del genere possa succedere per le mascherine all’aperto a partire da Luglio, noi ci affidiamo al senso di responsabilità dei villeggianti, sicuramente Tropea, a Luglio va verso il tutto esaurito, ad Agosto un extra tutto esaurito, Giugno sta partendo, quindi ci affidiamo al senso di responsabilità di chi verrà qui a fare vacanza. Io non sono mai stato un’ipocrita, quindi ho sempre detto che se si decide di fare turismo, quando arriva l’estate credo che sia difficilissimo fermare gli italiani o dargli delle regole, quindi bisogna essere realistici e affidarsi al senso di responsabilità e alla campagna di vaccinazione, che devo dire, in quanto organizzatore, che procede bene e sono convinto che darà dei buoni risultati importanti che ci sarà quella serenità per ripartire una volta per tutte.
Mi è venuto in mente che la buon anima di Benito Mussolini diceva che governare gli italiani non è difficile e inutile, certe volte in presenza di fenomeni di massa, è vero che puoi intervenire con le forze dell’ordine, ma quando vedi 30.000 tifosi dell’Inter in piazza duomo, o blindi la città oppure lasci correre con la speranza che non ci fosse una ri esplosione di casi, che al momento non c’è stata. Un tema di dibattito, a proposito dei vaccini, ha visto contrapposto il governo centrale di Roma e molti presidenti di regione per la questione dei vaccini anche al mare, allora la questione è, se io ho fatto la prima dose in città, la seconda la posso fare al mare…come la state vivendo dal vostro punto di vista? Voi siete d’accordo a fare la seconda dose da voi?
Io sono in linea con quello che ha detto il governatore Zaia, il turista è sacro, va coccolato e in vacanza deve avere la massima tranquillità, aggiungo che forse qualcuno questo dimentica, che ai vacanzieri in senso stretto si aggiunge una grande fetta di lavoratori stagionali, assurdo che un ragazzo che magari vive a Milano e d’estate viene a lavorare qui, deve essere costretto a rientrare per fare la seconda dose, è una situazione ridicola se parliamo di eliminazione dei confini. Zaia ha dato anche una spiegazione tecnica e ha parlato di come la cosa potrebbe procedere, quindi l’amico di Milano che viene a lavorare o in vacanza, farà la seconda dose qui, gli sarà rilasciato un certificato, che poi quando rientrerà a Milano sarà caricato dal suo medico oppure dall’Asl locale nel sistema, quindi una cosa molto semplice. Poi ho sentito anche le parole del generale figliuolo che non si è espresso negativamente, ha detto che valuterà le proposte e su quella base deciderà come procedere, non ha detto un no, non si farà, vuole capire bene come si può fare questa campagna al mare. Secondo me si arriverà a questa soluzione, che ritengo di buon senso, necessaria e logica, anche per alleggerire il peso di determinate regioni che hanno fatto tanto, quindi mandare a riposo quel personale impegnato nelle vaccinazioni, ci sono le risorse e le capacità, noi tutti gli esperimenti sulla vaccinazione hanno dato esiti positivi, quindi sono convinto che si farà.
Queste parole di apprezzamento nei confronti del presidente della regione Veneto, Zaia, dipendono dal fatto che c’è una corrispondenza di amorosi sensi politici? Cioè lei da quanto sindaco, eletto con quale lista civica?
Forza Tropea si chiamava la mia lista, sono di Forza Italia da sempre, ho grande simpatia per il senatore Salvini che conosco, sia grande ammirazione per il governatore del veneto che non conosco e ritengo una persona molto capace, sia quando era ministra dell’agricoltura, sia in questa circostanza. Si vede che è una persona capace, che ama la propria terra e traspare da quello che fa quotidianamente, quindi è evidente.
Anche Bonaccini in Emilia Romagna.
io non ho difficoltà a riconoscere le chiare capacità di governatori e sindaci che stanno dall’altra parte, politicamente parlando quindi ci sono molti esempi di governatori bravissimi sia a sinistra sia dalla parte nostra, nel centro destra. Sicuramente Zaia è uno di questi, Bonaccini, che conosco meno è un buon esempio di bravi amministratori.
in questi tre anni la valutazione qual è, da quando c’è stata la magistratura con le elezioni del 4 marzo 2018, noi abbiamo cambiato 3 governi, nei rapporti con la periferia questi tre governi, al netto del fatto che tu ti sei dichiarato con una lista di centro destra, hai notato delle variazioni, dei cambiamenti, tra Conte 1 e Conte 2 e tra Conte e Draghi?
Sicuramente tra i Conti e Draghi si, ho notato delle importanti differenze. Per esempio il primo Conte, il ministro dell’Interno Salvini ha dato ai comuni una certa attenzione, che si è tradotta in una serie di contributi che ancora sono in piedi e sono stati contributi preziosi per gli enti locali, quindi c’è stato un rapporto diverso con i comuni, però sicuramente con Draghi, il tema si può ridurre rispetto a Conte, al modo di approccio rispetto alla pandemia e sicuramente con l’arrivo di Draghi, il miglioramento sui vaccini c’è stato, è evidente. Io ho visto con il governo Conte una grandissima approssimazione nella gestione della pandemia e anche tutte le cose ridicole che abbiamo sentito sono frutto di qualcosa che non funzionava e i risultati prodotti non sono stati all’altezza dei sacrifici degli italiani. Da sindaco di una località turistica importante come Tropea, alcuni tagli ai comuni, penso all’imposta unica sui suoli pubblici, non ha senso che ne beneficino i ristoratori di città come Tropea, che di fatto non hanno avuto i problemi che hanno avuto le grandi città come Milano, Firenze che hanno davvero sofferto la fame. Sono state beneficiate quindi delle categorie, che potevano essere tralasciate a beneficio di altre, c’è stata una politica generale non concordata con la periferia, che ha prodotto degli arricchimenti ingiustificati.
Devo dire che il ragionamento le fa onore, perché se ci pensate bene non è così assurdo che una località come Tropea che vive d’estate, il lockdown primaverile si, ha pesato, ma non è che in primavera ci sia l’assalto alle località di mare, poi però arriva la stagione e il fatturato si fa nei mesi estivi, quindi bene o male l’anno scorso le località turistiche hanno lavorato come in precedenza, ma in città le cose sono state differenti. Nell’appiattimento si sono creati dei dislivelli, tra chi ha patito davvero tanti e chi ha patito meno, oppure affatto perché la stagionalità degli interventi è stata diversa tra le località cittadine e quelle turistiche.