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Le Fonti Advisory Update – Estate e vaccini, facciamo il punto con Stefano Bolognini

Il punto della situazione su vaccini e ripresa economica nella regione Lombardia, insieme all’assessore allo sviluppo città metropolitana giovani e comunicazione, Stefano Bolognini. Un approfondimento sull’impegno dell’amministrazione pubblica nel settore sanitario e anche nei confronti dei giovani, con un breve sguardo alle elezioni amministrative autunnali.

Stefano Bolognini, assessore allo sviluppo città metropolitana Giovani e Comunicazione, grazie per essere con noi. Allora, vediamo di tracciare una prima mappatura, poi le farò delle domande di riferimento, come si sta cercando di ripartire dopo questo periodo complicato e anche prolungato, perché ormai è un anno e mezzo in cui conviviamo con il Covid e con tutte le restrizioni del caso, adesso possiamo guardare con più ottimismo al futuro?

Io credo di si, ce lo dicono i dati statistici, l’Istat, le imprese in particolare al Nord, Confcommercio ha detto la scorsa settimana che i dati sono superiori alle previsioni che avevano, c’è una voglia e una capacità di ripartire, stanno comunque attenti alle regole, abbiamo parlato di immunità di gregge, in Lombardia siamo arrivati a quasi 9 milioni di vaccini somministrati, 2/3 circa delle persone che devono essere vaccinate, questo ci da la certezza di poter riprendere in sicurezza con le attività, oggi il ministro Garavaglia terrà un’importante conferenza sulla ripresa delle attività, tu hai parlato delle discoteche che sono un settore importante per il paese, con settembre aspettiamo la ripresa delle fiere, quindi io sono moderatamente fiducioso che le attività del governo possono far ripartire il paese, in particolare poi la Lombardia che nei mesi scorsi è stata attaccata, qualche volta anche ingiustamente, e che invece in queste settimane dai numeri conferma di essere la prima regione del Paese.

Sicuramente la situazione è migliorata, anche dal punto di vista di come la Lombardia è apparsa spesso erroneamente, c’era una situazione pesante, non si sapeva da che parte girarsi. Facciamo anche il punto sulle questioni come vaccinazioni e ripresa economica.

L’anno scorso la nostra regione è stata colpita da uno tsunami, in Italia più di altre regioni è stata colpita per contagi e numeri ma ha messo in atto una serie di interventi molto rigidi e seri, c’è stato sicuramente un problema di tipo organizzativo all’inizio della vaccinazione contro il Covid, perché c’erano questi disservizi legati ad area, le persone andavano sovente lontano da casa, la scomodità del centro vaccinale e le difficoltà degli ottantenni, con poi l’idea esportata in tutto il paese di fare questi hub vaccinali, oggi superiamo le 100 mila vaccinazioni al giorno, che permettono di andare verso la vaccinazione di gregge. E questo per quanto riguarda il lato sanitario. Questa mattina ho sentito 3 direttori di ospedali, anzi 4, che sono il fate bene fratelli, Policlinico, Niguarda e San Paolo San Carlo, di fatto sono tornati alla normalità delle loro operazioni, l’anno scorso Niguarda su 1200 posti che ha disposizione generalmente, ne aveva 300 dedicati alle attività normali e 600 dedicati al Covid, portando ad un rallentamento delle prestazioni sanitarie, ad oggi questi ospedali tornano alla normalità delle prestazioni ed è un fatto importante, collegato alla ripresa economica, che in alcuni settori è ancora rallentata, ma in altri procede molto bene, la gente ha voglia di uscire, di tornare alla normalità, alcuni hanno avuto anche una crescita del fatturato, altri un po’ meno, ma a questi sia la regione che il governo ha dato aiuti importanti, la scorsa settimana il ministro Gravaglia ha dato 450 milioni di euro per il settore del turismo, delle ferie, che vuol dire allestimenti e servizi, soldi importanti che servono alle aziende per tamponare le perdite dovute alle chiusure e anche la tranquillità per ripartire. Abbiamo un’immagine dell’aeroporto di Orion al Serio della scorsa settimana, che è stato preso d’assalto nel weekend, quindi un segnale che il paese sta ripartendo e vuole farlo.

Ecco a proposito, di vaccini, un paio di giorni fa è arrivato un po’ un allarme da parte del governatore della Lombardia Attilio Fontana rispetto a quella che può essere la velocità di somministrazione durante il periodo estivo, per la carenza di somministrazioni che impedirà di terminare la campagna nei tempi previsti, cosa risponde a questo?

Io commento che fa bene il governatore a lanciare un campanello d’allarme, ricordiamo quando lui era stato il primo ad indossare la mascherina, venendo ridicolizzato anche da altri esponenti politici e invece era stato il primo a lanciare un monito d’allarme con grande serietà, quindi ha fatto bene a sottolineare questi ritardi che potrebbero esserci, dovuti anche alla faccenda di AstraZeneca, ma non solo per quello, vedremo nelle prossime settimane quale sarà il flusso di vaccini, sono tante le dinamiche e se posso lanciare un appello, quando si fa la vaccinazione la si fa in sicurezza nella propria regione. Detto questo, a me piace riflettere su due aspetti, il primo che anche su un’iniziativa dell’Università Statale di Milano stiamo avviando una ricerca per la produzione di vaccini anche in Italia e questo ci da un sospiro di sollievo anche per il futuro, per non dipendere dalla produzione estera. Il secondo fatto, altrettanto importante, è che sempre questa equipe di ricercatori stanno ragionando già sul futuro, perché le prossime vaccinazioni possano avvenire in modo più agevole. Il paese ha messo in atto uno sforzo straordinario, è chiaro che la logistica e l’impegno dei medici è stata molto gravosa, l’idea che dall’anno prossimo si possa ragionare su un vaccino che non impeghi tutte queste risorse, ma possa essere anche tramite il medico curante, non potremo più permetterci di avere tutta questa mole organizzativa, per un anno puoi farlo, per quelli successivi no.

Si certo, questa volta era dovuto ad una vaccinazione di massa però se deve diventare la prassi non possiamo pensare di fare tutto ciò. Effettivamente, mentre lei parlava, ho ripercorso tutti i momenti dall’inizio del Covid, quando addirittura non avevamo nemmeno le mascherine a disposizione fino ad arrivare al vaccino, all’inizio c’era timore che non riuscissimo a procedere così spediti quindi speriamo che si continui così. Le chiedo una cosa, per quanto riguarda anche i giovani, dal livello anche più strettamente economico, che cosa pensando e i giovani come stanno rispondendo ed eventuali vostre sollecitazioni per far ripartire tutto quanto?

Faccio una premessa, perché regione Lombardia è quella dove le attività giovanili son le più vivaci nel paese, spesso nascono e si determinano da attività che sono private, quindi il giovane che avvia la sua start up, spesso in maniera laica, autonoma rispetto alla pubblica amministrazione perché soprattutto c’è un forte dinamismo rispetto alla società civile e questo è molto importante perché davvero è una caratteristica di vivacità e capacità della nostra regione. Noi stiamo realizzando la prima legge quadro per gli interventi nelle politiche giovanili, che oggi già ci sono, pensiamo all’alternanza scuola lavoro, alla garanzia giovani, al servizio civile, che possano stimolare i giovani ad ulteriori percorsi di crescita e soprattutto a farlo in collaborazione tenendo come punto di riferimento l’amministrazione regionale. Devo dire che è una bella sfida perché se io mi dovessi guardare intorno, vedo tantissimi spazi e iniziative che hanno spirito apparentemente privato, ma c’è comunque un intervento pubblico, che magari è etereo ma c’è. Faccio questo esempio, salone del mobile e fuori salone, il primo quest’anno si realizza grazie all’intervento regionale e grazie al governo che ha dato 20 milioni di euro perché si tenesse la fiera anche a fronte di un calo degli espositori, grazie a questi interventi il salone del mobile e il fuori salone ci saranno. Io immagino che tutti quelli che andranno negli spazi del fuori salone, vedendo questi giovani designer creativi e stravaganti, mai penserebbero che dietro c’è un intervento del governo, noi dobbiamo far capire ai giovani che devono mantenere la loro autonomia, seguendo la strada che si sentono, ma che ci può essere anche una regia regionale, permettimi di dire occulta, nel senso positivo del termine che però li può aiutare ad esprimersi, ecco questo è il senso che vuole dare regione Lombardia ai giovanissimi. Dare un aiuto che non limiti e condizioni le attività dei giovani, ma semmai li aiuti a realizzarsi perché senza l’intervento del governo in questo caso e della regione non ci sarebbe stato né il salone né il fuori salone. Abbiamo creato un profilo Instagram chiamato generazione Lombardia con cui cerchiamo di tenerci in contatto con i giovani condividendo sia in uscita che in entrata stimoli e temi che aumentino la creatività giovanile, i risultati sono buoni quindi contiamo di andare avanti così.

Ecco, un’ultima domanda cambiando tema, le elezioni amministrative a Milano, che hanno a che fare con la regione, sarà un autunno caldo anche per questo punto di vista, che mi dice e come le vede? Abbiamo da un lato la riconferma di Beppe sala che si è ricandidato e per molti può essere visto come il favorito ma è ancora tutto da vedere.

Milano ha una forza straordinaria che non va ostacolata ma va aiutata a esprimere il meglio di sé, penso a Gae Aulenti, penso a City Life, all’Expo e alle Olimpiadi, che sono tutti traguardi che sono stati di Milano, grazie o iniziative di centro destra o nel caso delle Olimpiadi, di Giorgetti e Salvini, questo per dire che ci sono tanti interventi che partono dalla pubblica amministrazione che poi sprigionano la forza come quella di Milano. Negli ultimi anni, tolte le Olimpiadi, non ci sono state le capacità da parte di questa giunta di liberare queste forze positive, pensiamo agli scali ferroviari che sono ancora fermi, bisogna avere la capacità di capire che c’è bisogno di una squadra che liberi queste energie positive e io sicuramente, sono di parte, ma non ho visto negli ultimi 5 anni queste capacità, sicuramente di vivere di rendita visti i vantaggi che Milano ha e questo è il rammarico.

Avremo modo di parlarne, è uno dei temi caldi dell’autunno quindi ovviamente vedremo come procederà. Grazie mille a Stefano Bolognini.

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