Grillo o Conte? Ecco cosa succederà al M5S

Grillo o Conte? Il Movimento 5 Stelle è attualmente diviso in due, mentre gli altri partiti si godono un’apparente quiete, dovuta al comune consenso al governo Draghi, ma quanto durerà? Questo e molto altro nella nostra nuova puntata de “Il Fatto di Marcotti”, con Giancarlo Marcotti.
M5S
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Grillo o Conte? Il Movimento 5 Stelle è attualmente diviso in due, mentre gli altri partiti si godono un’apparente quiete, dovuta al comune consenso al governo Draghi, ma quanto durerà? Questo e molto altro nella nostra nuova puntata de “Il Fatto di Marcotti”, con Giancarlo Marcotti. 

Eccoci ancora in diretta sulle fonti tv spazio a il fatto di Marcotti come ogni settimana e anche oggi tante sono le questioni che vogliamo affrontare insieme a tutti voi da mettere sul tavolo a partire dall’Italia che da oggi è tornata in zona bianca era un po’un miraggio questo no? volevamo vedere questo colore per poi non vederne più in realtà, lo dicevo sempre con Giancarlo Marcotti che qui studio con me oggi. Avevamo sempre detto che il vero traguardo sarebbe stato non avere più i colori perché fin quando diciamo bianca presuppone il fatto che potremo tornare sotto un’altra colorazione invece una volta non esistevano mica tutti sti colori qua no? ormai ci siamo abituati 

Un’invenzione del quale avremmo fatto a meno.  

Ecco concentriamoci però sulla politica, come la vedi in questo momento? Peraltro per ora mi sembra non ci sia molto rumore di foglia, abbiamo archiviato l’emergenza più forte legata al Covid e siamo in un momento di calma apparente, però forse è adesso che comincerà il bello. 

Assolutamente si, perché se andiamo a vedere da chi è sorretto il governo Draghi, abbiamo praticamente tutti i partiti tranne Fratelli D’Italia, c’è una parte del gruppo misto, quelli che sono usciti dal M5S perché non erano d’accordo con il governo Draghi, ma diciamo che il governo Draghi è sorretto, dal 90% della forza politica parlamentare, non voglio esagerare, non c’è mai stato un governo forse così forte dal punto di vista numerico, tuttavia sappiamo che tra un po’ entreremo nel semestre bianco, quello che precede l’elezione del presidente della Repubblica e poi invece ci saranno le elezioni e a quel punto li i partiti cercheranno di smarcarsi, o meglio, se già ora cercano di farlo, sembra che tutti diano un contributo a questo governo però poi ad un certo punto cercheranno di smarcarsi e quello che è accaduto nei giorni scorsi al M5S, per intenderci Grillo- Conte, è chiaramente la cosa che ha anticipato il tutto, siamo solo all’inizio di un periodo che sarà turbolento per i partiti, ma la stessa Lega, ci sono molti militanti che non hanno apprezzato l’appoggio al governo Draghi, che è stato certamente apprezzato dal PD, il M5S invece la maggior parte se ne sono andati, nella Lega come detto ci sono malumori, una frangia consistente non è favorevole, quindi è una situazione difficile.  

Certo perché nel governo Draghi ci sono partiti molto differenti tra loro, quindi quelli più puri, si chiedono dove stia la coerenza, anche se in politica è sempre sottile la differenza tra coerenza e compromesso, in senso positivo per raggiungere degli obiettivi. 

Come hai detto tu, qui c’è la calma prima della tempesta, io penso che potrebbero anche nascere e avere successo anche forze politiche che attualmente non sono in Parlamento, perché in questo marasma potrebbero trovare spazio. 

In sovraimpressione leggiamo Grillo o Conte: cosa succederà al M5S, ovviamente l’obiettivo è quello che non ci sia uno o l’altro, ma che ci sia unità, è quello che ha detto anche Di Maio, pare che i due si siano sentiti, ma che la frattura non si sia ancora composta, Conte parlerà e non si sa da dove partirà, però il M5S è davvero ad un bivio, perché in questi ultimi anni si è indebolito e ha perso pezzi, se andassimo a votare oggi non avrebbe tutto questo consenso e ad oggi la scelta tra Grillo e Conte, che conta numerosi seguaci. Quali sono gli scenari possibili? 

Io proprio oggi nel mio video parlerò di questo e ovviamente lo farò senza conoscere quello che dirà Conte nel pomeriggio, però su questa questione, senza anticipare nulla, vorrei dire che era una questione che prima o poi sarebbe dovuta scoppiare, perché obiettivamente il successo che il M5S ha avuto già nelle elezioni del 2013 e a maggior ragione nel 2018, quei voti sono voti di Grillo, bisogna dirlo, non sono voti della Taverna o Sileri, personaggi che ora sono anche famosi, ma sono persone che se non fosse esistito Grillo non sarebbero li. Che cosa è successo? Un’anomalia, certo all’inizio un po’ Di Maio si è imposto, ma anziché imporsi una persona eletta, si è imposta una non eletta, questa ha fatto il Presidente del Consiglio in un governo assieme alla Lega e lo ha fatto poi insieme al PD, questo gli ha creato un enorme popolarità perché dopo Draghi c’è ancora lui e alla fine sembrava che Conte diventasse così il nuovo segretario del Movimento 5 Stelle, di fatto stava togliendo la leadership a Grillo, il quale è intervenuto a gamba tesa come spesso fa lui, che obiettivamente il successo elettorale era suo. C’è stata poi anche un’altra scissione fondamentale con la Casaleggio, il fatto che il partito prima fosse legato a questa società quindi c’era già stata questa scissione e se veniva messo da parte anche Grillo, chi aveva fondato il tutto, era chiaro che non poteva finire così, doveva esserci uno scontro e vediamo ora a cosa porta. 

Vediamo che Grillo però ha fatto dei passi verso Conte, lui rimarrebbe il garante, ma per esempio quelli verso la comunicazione alle nomine, quindi tutti si chiedono come fa Conte a dire di no, ma bisogna capire cosa vuole ottenere da questo riconoscimento. Sarebbero soprattutto i fan di Conte i più pessimisti sulla riuscita di questo accordo tra Grillo e Conte, l’ultima parola sarà di Grillo o anche li avremo delle sorprese? 

È questo il fatto, cosa significa la parola garante? Questa parola è entrata in politica grazie al M5S, prima non c’era il garante del partito, ora c’è questa figura che aveva un peso enorme quando c’erano le famose elezioni sulle piattaforme, il garante è quella persona che ha un potere fortissimo all’interno del movimento, quindi secondo me potranno anche trovare un punto di intesa, ma ritengo che rimarrà sempre il problema che, se Conte uscirà con qualcosa che non va bene a Grillo, allora nulla. 

Rimarrà la supremazia di Grillo a quel punto, perché alla fine in politica contano i consensi e Conte gode ancora di questo, se un domani Grillo sprofondasse nel consenso e Conte fosse al top, cosa vincerebbe? 

Ti dico un’altra cosa, attenzione, ci sono già dei sondaggi su un eventuale partito di Conte e sono anche in alcuni casi molto lusinghieri, ma, ed è qui la questione, quei voti non sono solo in uscita dal M5S, ma anche dal Partito Democratico, cioè un eventuale partito di Conte, supponiamolo al 10%, sarebbe formato ad un 5% da M5S e 5% da PD, quindi la nascita di un partito di Conte, come capo politico, quel partito li farebbe molto male anche al Partito Democratico, in termini elettorali. 

Ma a questo punto non converrebbe a Conte? Certo all’inizio non sarebbe facile e sono tanti piccoli tasselli che bisogna mettere insieme perché da una parte bisognerebbe quanto porterebbe Conte al M5S, mentre nel caso di un suo partito? 

Nel caso di un suo partito, certamente potrebbe avere un buon successo, ma attenzione, il partito di Monti, Scelta Civica, non fu elettoralmente un flop, magari poteva aspirare a qualcosa di più, ma era un partito nuovo…perché divenne un flop? Perché dopo essere diventato partito non c’era quella sinergia, poi un partito ha bisogno di soldi, perché costano, quindi su questo Conte deve fare attenzione perché se prende in mano il M5S si tratta di un movimento già strutturato, diciamo così, ma se fonda un partito nuovo, attenzione perché non basta il capo per attrarre dei voti, bisogna anche circondarsi di persone di un certo livello, quindi non è facile, perché c’è stata l’esperienza del M5S che in poco è diventato il primo partito italiano, forse qualcuno si illude che facendo un nuovo partito funzioni, è un lavoro, ci vuole tempo, ci vogliono persone e soldi, c’è poco da fare.  

Si poi credo che in Italia non abbiamo bisogno di nuovi partiti, meglio ricostruire comprendo i buchi e i vuoti di quelli che ci sono già. Poi sai, quando è nato il M5S c’era la voglia di guardare oltre al classico dualismo destra e sinistra quindi c’era l’esigenza di rapportarsi alla politica e anche al livello di linguaggio cambiato tutto.  

Il M5S ha avuto successo perché in quel periodo è emerso che governi di centro destra e governi di centro sinistra, avevano fallito entrambi, per cui lanciare un partito che fosse non solo ne di destra ne di sinistra ma che fosse il contrario dei partiti normali, che avesse come esponenti persone della società civile, diventava una cosa rivoluzionaria. questa cosa ha avuto un enorme successo, anche se avere persone che non avessero esperienza politica, ha pesato e le diminuzioni dei consensi hanno anche questa motivazione. Io penso che oggi per avere spazio politico bisogna prendere degli argomenti che sono stati un po’ messi da parte, oltre tutto con il governo Draghi non si vede molto la differenza tra i partiti, la Lega si è avvicinata al PD? Non lo so, ma sicuro rispetto a prima non c’è quella netta divisione e non si parla di alcuni argomenti. 

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