Coronavirus, tutte le fake news che aumentano la psicosi

Dal virus nato in laboratorio al disinfettante per le mani che debella il coronavirus. Smascherate tutte le bufale circolate in rete sull'epidemia che...
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Dal virus nato in laboratorio al disinfettante per le mani che debella il coronavirus. Smascherate tutte le bufale circolate in rete sull’epidemia che sta paralizzando l’Italia.

Coronavirus in primo piano. Smascherate tutte le bufale e le notizie circolate in rete sul coronavirus che sta paralizzando l’Italia. Gran parte della psicosi di questi giorni trova le sue radici proprio nelle false notizie diffuse da molti siti web e da alcuni profili sui social network. Quest puntata di Check Point, la trasmissione di le Fonti TV realizzata in collaborazione con Pagella Politica e condotta da Annalisa Lospinuso, è stata dedicata al fact checking e debunking dei post sul coronavirus che hanno contribuito a seminare il panico.

Non solo coronavirus. Alessandro Ciapetti di Pagella Politica, ospite di questa puntata, ha spiegato in apertura perché la notizia degli 840 miliardi di euro che dal sud sarebbero stati trasferiti al nord non è completamente vera. La polemica è partita da un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno che ha riportato che “dal 2000 al 2017 lo Stato italiano ha sottratto al Sud 840 miliardi di euro, in media 46,7 miliardi all’anno”. L’articolo riprende un calcolo fatto dal centro studi di Eurispes che, sebbene si basi su dati corretti, presenta alcuni problemi dal punto di vista concettuale, come ha spiegato Ciapetti.

Due i fact checking della settimana. Il primo è dedicato a un discorso di Di Maio nel quale dice che “Siamo il primo Paese al mondo per i propri patrimoni UNESCO. Abbiamo il 60% di tutto il patrimonio mondiale […] Siamo la prima nazione in Europa nel settore dell’abbigliamento e del tessile, abbiamo il 40% di tutta la produzione […] E siamo anche – e nessuno lo dice mai – il Paese con il più alto livello di rifiuti riciclati in Europa. La media è di circa il 37%, mentre l’Italia ricicla quasi il 77% dei suoi rifiuti”. Il ministro degli Esteri ha meritato un “Ni” come verdetto perché, sebbene alcune informazioni trovino riscontro nella realtà, il resto del discorso è esagerato.

Il secondo fact checking è stato fatto sul discorso di Matteo Salvini a “Non è l’Arena” a proposito del coronavirus. È vero che il Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani (Snami) ha chiesto le dimissioni del ministro della Salute Roberto Speranza, ma questo non è il sindacato principale dei medici italiani, È corretto poi affermare, sulla base delle rilevazioni dell’Oms, che il nuovo coronavirus sia arrivato in Africa, per la precisione in Egitto, ma ad oggi si tratta di un solo caso, importato da un cittadino straniero nel Paese. Non è chiaro a che cosa faccia riferimento l’ex ministro dell’Interno quando critica i provvedimenti presi dall’Italia, diversi da quelli degli altri Stati Ue, mentre è vero che i contagiati nel nostro Paese hanno superato quelli del Giappone.

Questa settimana la “promessa del governo” analizzata ha avuto verdetto negativo. Non mantenuta. Il governo del Conte II aveva, infatti, promesso un cambio di passo rispetto al Contratto di governo tra Lega e Movimento 5 stelle e alla gestione dell’immigrazione dell’ex ministro dell’Interno, impegnandosi per esempio a revisionare i cosiddetti “decreti Sicurezza” voluti da Matteo Salvini. Ad oggi, però, nulla o poco è cambiato.

Tante le bufale sul coronavirus analizzate (tutte risultate false): dalla predizione del virus nel 2012, alla notizia della sua creazione in laboratorio, passando per il disinfettante a prova di coronavirus alle consegne sospese nei supermercati.

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