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Capitale umano, la leva necessaria allo sviluppo del settore assicurativo

Lunedì 13 luglio, dalle 17.30 in diretta su Le Fonti TV, Guidewire e ConTe.it è stata analizzata l’importanza del capitale umano nella filiera assicurativa

Il rapporto tra il settore assicurativo e il capitale umano al centro di questa puntata.

L’assicurazione è un’industria tradizionale. Il mondo, tuttavia, è in continua evoluzione ed esige che tutti i settori si adeguino al suo passo, pena il collasso dei comparti. Il 13 luglio, dalle ore 17.30 su Le Fonti TVMarco Burattino Italy and Poland Sales Director di Guidewire Costantino Moretti, Head of International Insurance di Admiral Group, hanno analizzato per noi la situazione del settore Insurance.

La filiera assicurativa ha sempre richiesto la conoscenza di meccanismi, dinamiche e severi skill tecnici. La costante evoluzione e metamorfosi del comparto esige però che a queste competenze ne vengano affiancate altre, rendendo necessario per le risorse trovare un purpose come bussola, per navigare in un mondo che cambia. Le nuove generazioni, in particolare, guardano con interesse alle assicurazioni online, più vicine alla loro quotidianità e con il pregio di riuscire a semplificare concetti e procedure solitamente più complesse e tradizionaliste, per renderle fruibili ad un pubblico più giovane ed inesperto.

Vitale quindi valorizzare il capitale umano, investendo nella formazione e in politiche di welfare aziendale. Tasto dolente è lo smart working, ad oggi ancora guardato con sospetto e, in certi casi, ritenuto una vacanza a spese dell’azienda. Molte realtà, se messe alle strette, preferiscono ancora applicare il lavoro da remoto, basato su rigidi orari e costante controllo del dipendente, ma ad avere successo saranno quelle aziende che comprenderanno, invece, l’importanza del lavoro per traguardi ed obiettivi.

Il settore Insurance si sta inesorabilmente trasformando e, nonostante il business diretto continuerà a ritenere il motor il proprio core business, i trend registrati negli ultimi anni ci portano ad ipotizzare futuro multiprodotto.

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